La biblioteMaira sta leggendo

domenica 29 maggio 2011

Cenerentolando...

Oggi ultimo giorno di animazione storica a Castel Stenico e sono passati alcuni bei gruppi di visitatori che ci hanno dato molta soddisfazione! Devo dire che si è trattato di un'esperienza senza dubbio molto emozionante: giocare a recitare guardando negli occhi le persone per coinvolgerle, senza il filtro dei fari e del palco è stata una bella sfida. Oggi non ho nemmeno spaventato i bambini...quando nel gruppo c'erano minori ho saltato a piedi pari tutto il pezzo in cui avrei dovuto parlare di peste, demonio, marito sepolto nell'orto e casa bruciata...mi sarebbe dispiaciuto recitare negli incubi dei bimbi!!!


 La cosa più divertente è stata una bimba che mi ha chiesto dov'era Biancaneve, per cui ho improvvisato e le ho mostrato il letto dove la principessa ha dormito fino a ieri; oggi però è dovuta andare nel bosco per andare a trovare i sette nani. La bimba se n'è andata con la mamma, dopo due minuti è tornata, mi ha chiamata e mi ha chiesto: "Ma tu sei Cenerentola?" In effetti la somiglianza è notevole, soprattutto ora che ho appena finito di stirare! Chiedo solo che le scarpine di cristallo siano delle Birkenstock, altrimenti sciopero...
Ieri mattina, mentre da brava Cenerentola stavo riordinando casa (e senza l'aiuto dei topolini; perfino il mio debosciato canarino si è rifiutato aiutarmi come fanno i suoi simili nel cartone animato), mi si è presentata al telefono un'emergenza regalo di compleanno. Visto che dalle nostre parti non pullulano i negozi ho rimediato con un acquisto dell'ultimo minuto e con un arrangiamento veloce veloce: credo che sia la prima volta che uso il punto croce per qualcosa di più utile dei quadretti che iniziavo (e che non finivo mai) quando ero piccola. Niente di che, però tutto sommato ho scoperto che prima o poi potrei anche farmi passare l'allergia al ricamo.
Anche questo week end è stato divertente, stimolante, arricchente e festante (non credo il termine esista: trattasi di licenza poetica!): tutto fuorchè riposante! Vado a fare un pit stop sotto il piumone e domani si riparte sgommando!

venerdì 27 maggio 2011

Bergamo...

Inizio i post di riassunto delle puntate precedenti...e cercherò di essere breve! Sabato 21 abbiamo partecipato alla tradizionale gita sociale dell'Associazione Teatrale Dolomiti di San Lorenzo in Banale. L'itineriario prevedeva mattina al parco le Cornelle, pranzo al ristorante Lozza e pomeriggio a Bergamo alta.
La visita al parco faunistico (leggere zoo...oggi usano parole ridondanti per definire ogni cosa) è stata emozionante per i bambini che hanno visto da vicino gli animali. Un po' triste per me: vedere gli animali ridotti in poco spazio mi mette un senso di tristezza che non vi dico. A onor del vero devo dire che gli animali sembrano stare molto meglio che a Pastrengo e che sono numerosi i cuccioli (mi immagino sia un segno di benessere). Però incrociare lo sguardo del leone mi ha profondamente colpita. Magari viene da un circo dove lo maltrattavano e forse per lui è una sistemazione migliore. Magari è nato lì e non potrebbe vivere altrove. Ma cosa ci fa a Bergamo un leone?!?!? 
Vi mostro diligentemente un paio di foto
queste sono le tartarughe diligentemente in fila per ritirare la pensione. 

 Questa è mamma scimmia che fa giocare il suo cucciolo: è la scena che più mi è piaciuta! Lo teneva per mano e gli insegnava a camminare e ad arrampicarsi e lui cadeva sempre a terra come un bambino!

Nel pomeriggio la funicolare (o cunicolare come dice Frantoio) ci ha portati a Bergamo alta...naturalmente la prima cosa che mi ha colpita è stata
 poi questo maestoso scorcio (nell'angolo vedete i miei due ometti che si incamminano!)
 Questa meridiana non è fra le più belle ,ma le meridiane mi sono sempre sembrate un bel modo per fermarsi a riflettere su questioni esistenziali!


Dulcis in fundo ecco lo skyline di Bergamo alta. La città è stata una scoperta e la giornata è stata veramente bella. Soprattutto perchè i bimbi hanno marciato per tutto il giorno senza un solo lamento e sono stati indicibilmente bravi. 
Alla prossima puntata per il racconto della seconda gita della settimana!!!

giovedì 26 maggio 2011

Lo sapevate che?

Ho trovato questo gioco sul blog di Bilibina...curiosa ho provato. Si tratta di andate su wikipedia e selezionare una voce a caso, per poi trovare cosa ti accomuna a quella. Tralascio ogni superfluo commento...ho in comune con il fatto di essere Trentina DOC, ma lo scivolone sul portale alcolici finale mi toglie tutta la poesia!!! Bilibina è stata più romantica...

Trentino Cabernet riserva

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Trentino
Tipo DOC
Istituito con decreto del 12/02/1985  
Gazzetta Ufficiale del 24/09/1985,
n 225
Resa (uva/ettaro) 130 q
Resa massima dell'uva 70,0%
Titolo alcolometrico naturale dell'uva 11,0%
Titolo alcolometrico minimo del vino 11,5%
Estratto secco netto minimo 22,0‰
Vitigni con cui è consentito produrlo
fonte: Ministero delle politiche agricole
Il Trentino Cabernet riserva è un vino DOC la cui produzione è consentita nella sola provincia di Trento.

Indice

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[modifica] Caratteristiche organolettiche

  • colore: rosso rubino intenso.
  • odore: leggermente erbaceo, etereo, gradevole.
  • sapore: asciutto, pieno, lievemente tannico.

[modifica] Cenni storici

[modifica] Abbinamenti consigliati

[modifica] Produzione

Provincia, stagione, volume in ettolitri
  • nessun dato disponibile
alcolici Portale Alcolici: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di alcolici

Arcobaleno o gonnabaleno? Arcobagonna...

Squillino le trombe, rullino i tamburi!!! Finalmente la gonna per Brugola è finita (e le va ancora bene, anche se con tutto il tempo che ci ho messo a finirla probabilmente le saranno cresciute le gambe di un paio di centimetri). Da una settimana giaceva nella mia borsa praticamente finita in attesa di cucitura per elastico e affrancamento fili. Do la colpa al poco tempo, alla stanchezza della sera, agli impegni che questa settimana sono stati particolarmente intensi (nei prossimi post vi delizierò con immagini di gita a Bergamo, recita al castello, camminata in montagna, percorso sensoriale al nido...). In realtà la verità è che odio le rifiniture dei lavori. Va bene, lo so che anche loro probabilmente odiano me, che cucire dà le sue soddisfazioni e che la gioia che mi prende quando chiudo l'ultimo punto dovrebbe spronarmi; purtroppo è più forte di me e devo essere veramente di buon umore per mettermi all'opera.
L'altro ieri finalmente lo stato di grazia è arrivato e il risultato è questo:

(la modella è Genoveffa, la giraffa misura bambini, creazione preparto quando mio marito aveva tempo di lavorare con il legno e io di usare colori e pennello). 

A Genoveffa cade un po' sui fianchi, ma Brugola sta benissimo!!! Ho navigato a vista per questo lavoro, per cui ho poche indicazioni da dare...ho iniziato con una catenella poco più larga della vita della bimba, poi ho lavorato a righe in tondo (il difetto più vistoso della mia lavorazione da principiante è la chiusura delle maglie in tondo, solo verso la fine sono riuscita a renderla invisibile). Non ho seguito schemi precisi di colore, ho semplicemente scelto di volta in volta quello che avevo voglia di lavorare. I punti usati sono il punto alto e un punto che crea uno zig zag (non ricordo come si chiami questo punto: un punto alto non chiuso, *saltare una maglia ed eseguire un altro punto alto da chiudere con il precedente; una catenella; un punto alto non chiuso nella stessa maglia del punto alto precedente e riprendere da * ).
Ecco il dettaglio dei punti:
 

Ho fatto solo un aumento per giro nella prima parte e poi ho eseguito più aumenti per avere l'effetto campana che a Brugola piace tanto. Il risultato è ben lontano dalla perfezione, ma è la prima cosa che faccio senza uno schema e mi sono divertita molto.
Buona giornata a tutti e grazie a chi si è armato di santa pazienza per seguire i miei sproloqui!

 

mercoledì 18 maggio 2011

Piccoli cuochi crescono

Sono un genio del crimine: sto tramando perchè Brugola e Frantoio possano vincere l'isola dei famosi (massima aspirazione di un genitore al giorno d'oggi!). Sopravvivere alle avversità e imparare il fascino esaltante dell'autonomia. Ieri sera erano annoiati: li ho portati in cucina, li ho dotati di coltello e tagliere, ho messo loro davanti tre banane e un cestino di fragole e gli ho detto di preparare quello che volevano. Devo dire che parte significativa della frutta è finita anzitempo nei loro pancini, ma il risultato è stato di una bellezza commovente.
 Il tutto ha compreso anche spremitura di limone, arrampicata verso il lavandino per aggiungere un po' d'acqua (con schizzi diffusi in cucina), scalata all'armadietto dello zucchero (lasciando impronte degne di essere studiate da Superquark) e spedizione punitiva nell'orto a raccogliere la menta (preoccupata perchè non tornavano sono scesa a chiamarli: "Mamma, possiamo portare a casa le lumachine, altrimenti ci scappano?"...Noi le cacciamo dall'orto e i bimbi le allevano!).
Queste manine lavorano proprio bene...noia scacciata e macedonia squisita!

martedì 17 maggio 2011

Caterina la Grande e le sue figlie...

Finalmente un po' di tempo per parlare dei miei nuovi acquisti...arrivati per posta mentre io ma la spassavo (e mi spossavo anche) alla fiera del libro di Torino. 
 Vi presento le due caterinette (Caterina e Caterino) che ho preso ai miei bimbi. Frantoio si è spazientito subito ("Fai tu mamma!"), ma Brugola mi ha stupito perchè è rimasta al lavoro un'ora producendo il suo primo braccialetto (quel serpente giallo che si vede nella foto). La soddisfazione più grande è che ha ammesso che questo braccialetto è molto più bello degli "shocking bands" che imperversano all'asilo e che finora sono riuscita a non comprarle.
La caterinetta grande teoricamente servirà per fare finalmente i calzini al papà: sono due anni che cerco di fargli una sorpresa per Natale utilizzando i suoi calzini da montagna come modello. La prima volta erano un po' corti e la seconda troppo larghi. Siccome mio marito è un perfezionista la prossima volta prenderò la misura precisa e addio sorpresa (anche perchè il terzo anno non ci cascherebbe nemmeno Tontolone).
La novità che arriva dalla fiera è Eb, il lettore di e-book, un capriccio che mi sono tolta perchè ogni tanto i desideri si sopprimono solo soddisfacendoli.


Eccolo in tutto il suo splendore. Siccome il suo fodero costava la bellezza di 35 euro (come 7 ebook di editori minori) ho deciso che la sua custodia sarà il pretesto per provare l'uncinetto tunisino.

E' un po' faticoso da usare (forse la lana è troppo grossa, ma voglio un fodero bello resistente), ma si va avanti in fretta. La lana è un avanzo di non so che lavoro e l'ho scelta grigia perchè penso di decorarla in qualche modo.



Ecco un dettaglio del punto, fotografato aprendo l'arricciatura che, ho letto in internet, dovrebbe essere normale. 
Ieri sera ho finalmente finito la gonna: stasera la provo a Brugola per la misura dell'eslastico e spero domani di riuscire a finirla e fotografarla!

domenica 15 maggio 2011

Sono le tagliatelle di stamattina...

Un post veloce veloce perchè devo correre a compiere un dovere coniugale: Brugola e Frantoio sono a nanna e la mia missione è tenere vigile il marito fino alla fine del Moto GP (registrato...). Visto che ci sono faccio un po' di tifo per Vale, sperando che ritrovi l'antica forma. 
Questa mattina io e Frantoio abbiamo preparato un pranzetto con i fiocchi: lui ha impastato le tagliatelle e ha girato la manovella della nonna papera. Ecco il risultato:

L'impasto è fatto con 300 grammi di semola rimacinata di grano duro e tre uova. Per farle sposare meglio con il condimento, mi sono fatta una doccia di pioggia per andare a raccogliere tre rametti di menta da tritare e inserire nell'impasto.
Per il condimento ho tritato alla julienne due zucchine, le ho saltate in padella con un po' d'olio, menta, aglio, sale e un goccio di acqua di cottura delle tagliatelle. Ho ripassata nel condimento la pasta appena scolata per un paio di minuti con l'aggiunta di un altro po' di acqua di cottura e poi ho impiattato (anni e anni di "Prova del cuoco" lasciano il segno anche nel linguaggio barbaro!!!) 
Eccole:

Da tanto non trovavo il tempo di fare la pasta in casa: devo dire che in realtà il lavoro non è eccessivo ed è anche divertente. E' che a volte vince l'IDEA di metterci tanto tempo e fatica...

Corro sul divano...magari riesco a far schiodare Vale dal 6° posto!


venerdì 13 maggio 2011

Un pullman tutto per me...Torino-San Lorenzo tratta unica e personalizzata!

...appena tornata da Torino, dopo due giorni di fiera, ho solo l'entusiasmo che mi tiene sveglia. E la voglia di provare il mio nuovo lettore e-book, a lungo corteggiato e infine conquistato.
Ho finalmente intravisto la maestosa ex capitale  (meritevole di futura visita accurata) e mi sono persa fra gli stand delle meraviglie. Abbiamo snobbato i grandi editori per coccolare i piccoli, ci siamo consumate le scarpe e abbiamo caricato in spalla quintali di cataloghi da sfogliare con calma.
Lascio il racconto a momenti più lucidi: la cosa divertente della giornata è che la corriera mi ha portarta esattamente davanti alla porta di casa, perchè il caso ha voluto che la Provincia organizzando il viaggio chiamasse proprio, tra le centinaia di pullman trentini, l'unico autista di San Lorenzo. Altro che limousine...sono stata scarrozzata da sola per mezzo Trentino su un mezzo di 15 metri con autista personale; mancava solo il vassoio di cioccolatini, della serie "Ambrogiooooooo....".
La mia prossima missione sarà autoprodurmi un fodero per Eby (l'e-book reader): volevano 35 euro per un fodero di plastica nero. E non aveva nemmeno il bordo a punto gambero...
 

mercoledì 11 maggio 2011

Torino...

...sto arrivando!!! Dopo breve sonno ristoratore, i bibliotecari trentini si preparano a invadere Torino: preparate le barricate!

martedì 10 maggio 2011

Un cuore matto...

Giorni di impegni e lavori, con poco tempo da dedicare al blog. Devo ancora riprendermi da domenica, dalla grande adunata della famiglia di mio marito: ho sostenuto conversazioni surreali (della serie: sono la moglie dello zio di secondo grado della sorella di Pinco Pallino) facendo finta di capire tutto e di ricordarmi tutto il parentado. Non posso dire sia il mio forte: faccio fatica a riconoscere anche mio fratello se si fa crescere la barba...
A dir la verità a volte non riconosco nemmeno me stessa.
Per la festa della mamma la mia donna in erba mi ha portato un mio ritratto dall'asilo...mi assomiglia, anche se assicuro che non ho il naso così maialifero. Adoro starmene in mezzo ai fiori e questo disegno mi piace molto, soprattutto l'enorme mano che raccoglie i fiori e che non si vede perchè è nascosta dalla cornice dei tulipani. Sono belle le mani grandi per coccolare i miei bimbi e per fare tutto quello che mi passa per la testa.
Ieri sera per la testa mi passava di finire finalmente la gonna con il bordo, ma dopo una prova alla mia modella, ho dovuto rivedere il progetto: mancano almeno altre due righe per la lunghezza perfetta. Questo significa che ora devo andare a comprare il cotone che mi manca...
Per non restare a mani vuote (ieri il programma della serata era Vojager, che mi mette un'ansia pazzesca) ho iniziato il regalo che voglio fare all'educatrice del nido di Frantoio che si sposa. Non ho molta confidenza, ma voglio ringraziarla per essersi presa cura così bene del mio cucciolo per ben due anni. Ho pensato a dei sacchettini da mettere nei cassetti, così ho comprato un cotone rosso con sfumature colorate e questo è il primo risultato:
E' un cuoricino pieno della lavanda che ho seccato l'anno scorso: vorrei farvi sentire il profumo che mi è rimasto in casa! Il modello è su questo sito, ma l'ho modificato negli ultimi giri. Ho chiuso la punta con un bottoncino automatico per permettere di cambiare il contenuto. Quando avrò preparato anche gli altri tenterò la composizione del pacchetto.

mercoledì 4 maggio 2011

Bibliosilenzio...

Scrivo in punta di piedi per non disturbare: sono in biblioteca, in pausa cena, in attesa che arrivino i partecipanti al gruppo di lettura: ho una mezz'ora tutta per me prima di timbrare il cartellino e rimettere i panni della bibliotecaria. Sono Maira, la lettrice, quella che ha appena chiuso "La ragazza delle arance" con un po' di amaro in bocca. Purtroppo non è stato uno di quei libri memorabili, uno di quelli che vorresti non finissero mai. Lo spunto è bello, una lettera dal passato, da un papà che non c'è più. Ma il racconto a volte è un po' scontato, come se il vero scopo dell'autore fosse quello di filosofare sull'infinita grandezza della nostra minuscola vita più che il piacere di raccontare. Non lo so spiegare meglio: non ho avvertito quella passione che si sente quando una storia nasce dalle viscere dell'autore, quasi senza che questo se ne renda conto.

Forse Jostein Gaarder in questo momento si sta lamentando della lettrice Tartamaca con il suo vicino di scaffale, tale Jens Christian Grondhal; forse Grondhal, invidioso del successo del collega, gli rinfaccerà il suo troppo filosofeggiare. In questo momento tutto può succedere, per questo scrivo sottovoce: la biblioteca senza rumori e odori degli utenti è un luogo magico. Il ronzio dei neon e il tichettio dell'orologio rimbombano fra gli scaffali e i libri finalmente possono smettere di pavoneggiarsi per essere scelti e tornano a essere quel che sono: libri indimenticabili, libri mediocri e basse operazioni editoriali. E' questo il momento che preferisco per scegliere un libro da leggere: la calma mi porta a notare piccole perle in mezzo a tanta spazzatura (ebbene sì: non esiste solo la TV spazzatura purtroppo). Non so se capita solo alla lettrice Tartamaca: i libri migliori mi scelgono, mi chiamano, mi arrivano al momento in cui ne ho bisogno. E le chiamano coincidenze...per me sono un dialogo. Con cosa non so.

lunedì 2 maggio 2011

Pan di Spagna...immigrato a San Lorenzo!

Post veloce veloce...mi mancano 4 righe della gonna per Brugola e stasera voglio finirla, o almeno andare avanti finchè sonno non ci separi.
Ieri per festeggiare il compleanno posticipato della mia cucciolotta ho preparato la torta al cioccolato (su gentile richiesta dell'interessata...MAMMA, HO DECISO CHE PER IL MIO COMPLEANNO MI FAI LA TORTA CON LA CIOCCOLATA!!!) Agli ordini: il pan di Spagna non tradisce mai e così l'abbiamo preparata insieme.

Per il pan di Spagna:
  • 4 uova
  • 150 g di zucchero
  • 150 g di farina
  • una bustina di vanillina (io ho usato il baccello)
  • burro e farina per lo stampo
  • un pizzico di  sale
Si mettono le uova (a temperatura ambiente, mi raccomando) in una ciotola assieme a un pizzico di sale e allo zucchero. Si sbatte per circa un quarto d'ora con lo sbattitore elettrico (se si fa a mano i tempi si allungano) finchè il composto non diventa bianco e spumoso. Quando si alzano le fruste la pasta che cade non deve affondare subito. Aggiungere la farina e la vanillina con lo spargifarina e mescolare delicatamente dal basso all'alto per non smontare fino a incorporare tutta la farina. Versare nello stampo e mettere nel forno caldo a 180° (nel mio forno. In un altro potrebbero essere un po' di più) per 10 minuti. In fondo al forno prima di scaldarlo io metto sempre una teglia con dell'acqua per evitare che la torta si secchi. Quando si tira fuori dal forno rovesciare su una grata e lasciar raffreddare prima di farcire.
Prima di mettere la crema inzuppare il pan di Spagna: se ci sono bambini e non posso usare rum o caffè, uso latte e zucchero oppure semplicemente acqua e zucchero.
Decorare il pan di Spagna è la parte che preferisco, ma quest'anno ho dovuto cedere parte del lavoro ai miei pasticceri in erba, quindi ho fatto una decorazione semplice con panna montata al cacao e pezzi di uova di Pasqua (mica le potevamo mangiare tutte noi...bisogna devolvere agli amici!). Ecco il risultato: io ho messo la panna e Brugola la cioccolata. 
Non è molto regolare, ma fortunatamente le mie cavie non guardano molto l'estetica: per fare una foto alla torta abbiamo dovuto transennare la zona per evitare aggressioni di Frantoio alla malcapitata...
E questa settimana dieta...

domenica 1 maggio 2011

Erschöpft...

Convoglio nelle dita le ultime energie rimastemi per digitare queste poche righe. Oggi tradizionale pic nic del primo maggio con gli amici al parco di San Lorenzo: per tutto il giorno abbiamo rincorso torme di bambini (come, erano solo quattro? Credevo fossero 400...). La prima  è una scatenata che con la bicicletta avrebbe superato Valentino Rossi; la seconda (Brugola) è partita all'inseguimento dell'amica senza aver ancora imparato il secondo comandamento del buon ciclista, ovvero USA IL FRENO TUO PRIMA DEL MURO; il terzo ha imparato da neanche una settimana a camminare e non si ferma più (Forrest Gump "de noialtri"); il quarto (Frantoio) è contemporaneamente calciatore e triciclista (con numerosi pit stop per rifornimento cibo). Eravamo solo otto adulti...abbiamo atteso invano i rinforzi, ma infine abbiamo dovuto soccombere alla netta superiorità dei nostri avversari. 
Ieri sera ho rivisto tre amiche che vedo sempre troppo poco...ho preparato per loro tre braccialetti (ecco cosa ho combinato con gli esperimenti dell'altra sera) con tre tecniche diverse. Li ho messi in tre pacchetti anonimi e poi mi sono divertita a vedere che ognuna ha pescato quello che avrei immaginato...

Questo è un consiglio di Cinciarella che mi ha mandato il link dove si trova la spiegazione. E' fatto a maglia e la cosa che mi piace è che si tratta di due strisce che quasi per magia diventano una treccia.

Il secondo è all'uncinetto con una tecnica che si chiama bromstick e che prevede l'uso di un grosso ferro da maglia. Le spiegazioni sono tratte dal libro che ho fotografato in un post precedente, ma è sempre da Cinciarella che ho copiato idea e schema.


Il terzo è la mia prima creatura con la forcella e, siccome ogni scarrafone è bello a mamma sua, mi piace moltissimo. Le spiegazioni sono abbastanza semplici:
Si crea una striscia di 33 righe con la forcella, lavorando con dei punti bassi (nell'esecuzione dei punti bassi si deve passare l'uncinetto sotto entrambi i fili sul ferro sinistro della forcella). Una volta tolta la striscia dalla forcella si radunano gruppi di 3 maglie e in ogni gruppo si lavorano 2 maglie basse, 3 catenelle e due maglie basse. Nelle spiegazioni che ho trovato non lo diceva, ma alla fine del braccialetto ho proseguito a maglia bassa per arrivare dall'altro lato e ricominciare. Infine ho fatto un'asola di catenelle e ho attaccato il bottone. Gli esperti di forcella mi scuseranno per le spiegazioni grezze: se qualcuno ne avesse bisogno, posso inviare una copia della pagina della rivista da cui ho preso il modello.
Le buone intenzioni volevano anche farmi scrivere la mia ricetta del pan di spagna (la base della torta di compleanno di Brugola)...rimando a domani perchè gli occhietti si chiudono e anche le dita digitanti stanno perdendo la loro naturale motilità. Per cui passo e chiudo...