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lunedì 16 gennaio 2012

Fruttero: gioia di vivere

L'ho letto solo ora. Che il mio Carlo Fruttero, lo scrittore che ha rapito il mio cuore con la sua parola acuta e vivace, non scriverà più nulla. Da giorni ho sul comodino uno dei suoi libri, come mi capita sempre di fare quando qualcosa mi rende triste. Ora ho questo dolore forte da superare, questa tristezza che nemmeno il balsamo delle sue parole potrà lenire in fretta. 
Non ho mai indugiato sulla vuota ritualità che colpisce il paese quando muore un personaggio pubblico. Nemmeno ora lo farò: non comprerò i suoi libri che escono in edicola (ma come: erano già pronti, anche questa volta?), non guarderò le trasmissioni commemorative che ci saranno (chissàsecisaranno), non condividerò link su facebook.



 

Voglio solamente ricordare come mi sono innamorata di lui. Qualche pagina letta da "Donne informate sui fatti", prima di prestarlo ai miei utenti. Il colpo di fulmine sentendolo parlare da Fazio: lo spirito, la dolcezza della voce, il sorriso me l'hanno fatto sentire vicino. Profondamente in sintonia con le corde che attraversano la mia anima. 
Da allora ha preso il suo posto accanto a Calvino tra gli scrittori che mi cullano quando il mondo mi opprime. Che mi consolano quando le persone mi feriscono. Che mi avvolgono nel calore delle parole quando il gelo di gesti insinceri vuol far rabbrividire la mia gioia di vivere.
Quante volte ho immaginato di scrivergli una lettera! Ho in testa tutte le parole che gli avrei detto: le ho limate e riscritte nella mente centinaia di volte, trovandole sempre imperfette e indegne di arrivare a lui. Ora so che non esistevano le parole per raggiungerlo: troppo in alto, troppo vicino al cielo.

Mi mancherà, veramente. Mi mancherà la sua ironia, che vorrei esser la mia. Mi mancherà il suo sorriso nonostante il mondo. Mi mancherà la dolcezza di quella risata aperta e saggia. Un saggio, ecco. Una persona che ha amato la vita e in silenzio l'ha lasciata. In punta di piedi e delicatamente, come per farci uno scherzo. 
Signor Fruttero, spero che Lei possa finalmente bere il Suo tè con Calvino, scambiandovi parole saggiamente folli. E che l'eco di quelle conversazioni possa arrivare a noi...

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a1eeeb8c-1486-4caa-b22c-e15ff0185534.html