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sabato 27 agosto 2011

Questo piccolo grande amore...

Stanotte non ho dormito: la notte bianca annuale del ghiro! Non è stata colpa del caldo, ma dell'arrabbiatura. Mi arrabbio raramente fino in fondo, soprattutto con gli estranei, per cui non sono abituata a gestire nodi in pancia, mente offuscata, cuore oppresso.
Penso e ripenso a come avrei dovuto gestire la situazione, a come avrei potuto rispondere (quante risposte brillanti mi invento quando il loro valore ormai è solo carta straccia).
Chiuso "Nuraghe beach", libro senza infamia e senza lode, ho pensato di dare ai pensieri un po' di tregua, curandoli con un balsamo infallibile a base di Fruttero. Applicare con abbondanza sulle escoriazioni, immergere la parte ferita e lasciare che la ricetta segreta a base di parole e umanità rinfreschi l'animo e la mente.
"Ti trovo un po' pallida" è un breve racconto, scritto dal solo Fruttero, pur in simbiosi con il suo Lucentini. Il lettore viene catturato da incongruenze sottili e quasi invisibili, da piccoli e sapienti accenni alla verità, da una realtà che è così irreale e impalpabile da sembrare quasi un sogno. La protagonista resta ai margini di una chiassosa combriccola di turisti snob e inizia a provare fastidio per quello che è sempre stato il suo mondo.
L'intreccio è semplice, spartano, ma Fruttero riesce a rendere ogni parola luminosa e perfettamene in armonia con quelle che la circondano. Ogni frase è un piccolo gioiello di italiana sintassi, inchinata alla maestria dello scrittore. 
Sono di parte...da quando l'ho incontrato (solo nei suoi libri, purtroppo) mi sono follemente innamorata di Carlo Fruttero.. Lui è lo scrittore che cattura con le parole gli attimi che mille volte ho vissuto. Che dà corpo con ironia a situazioni che conosco e a persone che ho incontrato.
Chiuso il libro, ritrovato il mio equilibrio!!!

1 commento:

  1. Mi dispiace molto che tu non dorma la notte per un utente maleducato. Ma ti capisco, ah come ti capisco. Da come descrivi il libro che hai letto viene voglia di andare in biblioteca, "educatamente" chiederlo in prestito e leggerlo subito. E visto che suggerisci un racconto, posso suggerirtene uno anch'io? Josè Saramago, Il racconto dell'isola sconosciuta. 29 pagine di vero piacere. Di più io non sò dire.

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