La biblioteMaira sta leggendo

lunedì 18 luglio 2011

Grotta dei giganti e bosco fatato...

Pioggia sì, pioggia no...nel dubbio ieri mattina ci siamo ritrovati a consultare la cartografia della zona per rivedere il piano d'attacco della spedizione domenicale. Abbiamo ripiegato per una meta accessibile e non eccessivamente lontana dalla civiltà: la grotta Camerona. Appena usciti dai centri abitati, qualche spirito del bosco ha trasformato le mie Creature in agili folletti arrampicatori, lanciati alla ricerca della grotta perduta, che mamma e papà non riuscivano a trovare. Una fatina premurosa ha tessuto una verde coperta di muschio per coprire sassi e alberi addormentati e perfino gli uccellini cantavano sottovoce per non disturbare il riposo degli abitanti del bosco; forte è stata la sensazione di essere in un acquario, circondati da alghe, coralli e piccole meduse. 
I miei piccoli folletti hanno trovato, con grandi urla di gioia, la grotta che, mi hanno detto, è sicuramente la casa dei giganti. 
Piano piano per non svegliare il padrone di casa abbiamo esplorato la grotta: peccato che il letto del gigante si trovasse proprio in cima, difeso dalla polvere scivolina su cui nemmeno i nostri superscarponi arrampicatori potevano far presa. Felici per la scoperta ci siamo incamminati per tornare in paese,
ma un mostro apparso sulla nostra via ci ha convinti a seguire le indicazioni della sirena ammaliatrice: LAGO DI TENNO 1 ORA. Gambe in spalla abbiamo percorso il sentiero nascosto, incontrando solo qualche sperduto Cavalier del Rampichino. I due folletti sono stati bravissimi a seguire le tracce dei caprioli (orme e residui digestivi...) e, volando con ali di farfaraccio e impugnando il trifoglio antifatica dei folletti, ci hanno guidati. Abbiamo scovato la casa dei tre porcellini (Frantoio ci ha spiegato che non c'erano perchè il lupo se li è pappati). Abbiamo scoperto il principe degli alberi che invitava a ballare la sua principessa, 
mentre l'albero re li guardava compiaciuto dal suo trono. Abbiamo attraversato le distese impervie del regno di Origano Selvatico e ascoltato i campanelli delle fate; ci siamo imbattuti nelle luccicanti pietre degli gnomi e nei misteriosi animali del Paese Lontano Lontano.
e alla fine i nostri eroici condottieri hanno avvistato il lago di Tenno, con le sue acque magiche colorate dalle scaglie di drago. Un'ultima corsa e la forte tentazione dei folletti bricconcelli: meglio addentare un panino o pescare con i bastoni fatati per cercare di portare a casa qualche pesce?

Finito il pranzo il cielo ha interrotto la sua tregua mandando una pioggerellina fina, ma fastidiosa. Il nostro baldanzoso papino è tornato di corsa a Ballino ed è venuto a recuperare Folletti e Maga Magò in groppa al suo cavallo azzurro. Non ci sono più le principesse di una volta: il cavallo bianco è l'ennesima vittima di un lavaggio sbagliato...


4 commenti:

  1. Che meraviglia i due folletti! Il lago di Tenno lo conosco molto bene ma della Grotta Camerona non ne ho mai sentito parlare, mi darai indicazioni. Conosci la Grotta dei Giganti sul sentiero naturalistico della Valle di Daone?

    RispondiElimina
  2. Bellissimo racconto, sembra quasi che ci fossi anche io. Fantastiche la 'polvere scivolina' e le altre espressioni che arricchiscono questa deliziosa favola. Mi pare che anche tu abiti in una specie di Val di Laggiù o almeno in un posto altrettanto magico.

    RispondiElimina
  3. Posti bellissimi e raccontati benissimo! Chissà che un giorno non veniamo anche noi...
    un saluto da Torino

    RispondiElimina
  4. ...ma che bello!!
    io dal lago di Tenno ci son passata...ma non ho fatto la vostra strada fatata...magari la prossima volta... ;o)

    RispondiElimina