La biblioteMaira sta leggendo

mercoledì 20 luglio 2011

"La compagnia dei teatranti"

Ieri sera prima di addormentarmi mi sono riappacificata con questo libro e ho potuto domire sogni tranquilli perchè il groviglio di idee che mi riempiva la testa si è finalmente dipanato e ho potuto farne un'ordinata matassa da mettere sotto il cuscino. Naturalmente con un titolo simile non potevo lasciarmelo scappare quando il libraio ce lo ha presentato per la biblioteca: un libretto agile di un centinaio di pagine, che parla di teatro e che per di più è scritto da un tedesco ed è ambientato in Germania (per chi non lo sapesse io sono "tedesca inside", per pura elezione). Il racconto prende l'avvio da una recita in carcere, dove i detenuti organizzano una rocambolesca fuga con il furgone degli attori e, come se il furgone facesse il monaco, diventano magicamente attori sul palco del mondo. Si imbattono in un improbabile paese in cerca di notorietà e con questa scenografia diventano abili imbrovvisatori e si calano nelle parti che vengono loro cucite addosso. 
Una lettura piacevole con un racconto realista, ma costantemente in bilico sul bordo dell'irrealtà: adoro il senso di smarrimento che provo quando la mia mente si atteggia a saputella con i suoi "Questo non è possibile!!!", mentre il cuore è talmente catturato dalla storia da non ammettere intrusioni. Il film "Train de vie" è stata la mia prima esperienza di smarrimento simile e in qualche modo questo libro me l'ha ricordato, pur non avendo lo stesso spessore e non lasciando un marchio così indelebile nella lavagna delle mie sensazioni.
Direi che le ultime pagine valgono la lettura e sono la chiave di volta di tutto il romanzo: si cerca la libertà ovunque, la si raggiunge solo vicino alle persone per cui vale la pena di sacrificarla. PARADOSSO DELLA LIBERTA' SECONDO ME...come ho già detto precedentemente su questi schermi parlando di Franzen

2 commenti:

  1. Grazie del consiglio sulla lettura! non conosco questo libro e mi sa che me lo compererò!
    Baci baci

    RispondiElimina
  2. La copertina è splendida, ed il titolo cattura...
    Peccato che io abbia, un libro sul comodino da 3 anni, che è oramai divenuto un monumento alla polvere :-(
    Non ho letto ancora una riga (e chi, je la fa?) ma conosco a memoria, ogni singolo pixel della copertina :-)
    Grazie per il tuo bel commento, ciao
    e°*°

    RispondiElimina