La biblioteMaira sta leggendo

sabato 7 luglio 2012

Telaio mezzo pieno (dopo il mezzo vuoto)...

Ci sono voluti cinque mesi per mettere al mondo questo post, tra bozze abortite e fotografie lasciate a prender la polvere. Di cinque mesi ho avuto bisogno per capire che il tempo mancante o la pigrizia sono state solo scuse accampate per mettere in prigione le parole, per imbrigliare la voglia di mettere parti di me in semi lanciati nel mondo.
Avrei voluto scrivere dell'arte della tessitura, di cui la mia amica Cinciarella mi ha insegnato con pazienza i rudimenti. Sentivo naturale il paragone con la vita, con il suo andare e venire, i suoi colori, le sue cesure. Avrei voluto parlare del Tessitore che intreccia i fili delle nostre anime e ne fa tappeti di storie. Il Tessitore che "davanti all'orditoio fa scorrere tra le mani il prezioso filo di secondi intrecciati e con movimenti esperti crea incroci a forma di infinito. Il bandolo che sguscia dalle sue dita alla fine della matassa viene fermato con un nodo, colonna d'Ercole che protegge dal vuoto. Con immensa cura ogni filo trova la sua collocazione sul telaio, con tensione adeguata e lunghezza perfetta". Ho iniziato a scrivere dei fili buoni e di quelli che si spezzano, della forza dell'ordito e della variabilità della trama. Come Penelope non ho mai portato a termine questo piccolo stralcio di vita. Perché?
Ora ho capito che per mesi ho avuto il terrore di perdere le mie parole. Ho scritto per dovere, ho scritto per me, ho scritto per svuotare invece che per riempire. Ho accumulato mucchi di parole non scritte in un deposito sulla collina, intoccabile e inarrivabile, perché più nessuno potesse scalfire il mio tesoro, quello che le parole esprimono. Perché nessuno potesse più tirare il bandolo e distruggere in un secondo il senso del lavoro. Perché non ci fossero più frantendimenti a inquinare i miei entusiasmi.
Poi ho ricevuto delle scuse, di cui non pensavo di avere bisogno. E ho capito che non è da me risparmiarmi, che non posso chiudermi in cassaforte per paura che gli altri non capiscano, che non posso stare senza entusiasmarmi di fronte alle persone che in qualche modo rientrano tra i fili di colore complementare al mio. Sono gialla, irrimediabilmente gialla. Il mio filo stona, irrita, non sta bene con tutto. Posso esaltare i colori che ho vicino, purchè non cerchino di spegnermi a forza. So stare anche con il nero, qualche volta. E' il grigio che proprio non sopporto: il grigio che non trova un sorriso e che si sente tanto elegante.


Riparto da qui: dai tanti colori cui mi sono sentita affine in questi giorni, dai fili di ordito che sono solidi e brillanti, dalle prospettive di disegni futuri. Accetto il fatto che ci sarà ancora chi non comprenderà il mio entusiasmo, chi criticherà i miei disegni e chi non avrà la forza di accettare il mio giallo. Qualcuno cercherà ancora di passarmi in lavatrice a 90 gradi, ma ormai ho capito che non stingo e non mi restringo.
 


Riparto da un tappeto colorato e dalle persone speciali che hanno aspettato finora per vedere le loro foto nel mio blog. Riparto da abbracci di anime piene e dalle tante trame vive e in costruzione. Chi ha paura del giallo può sempre scappare in un altro telaio e non per questo sarà meno importante per me!

 

8 commenti:

  1. Che racconto meraviglioso! Non c'è una sbavatura, una parola fuori posto, tutto scorre via veloce regalando piacere al lettore.
    Il tuo primo tappeto ti è riuscito proprio bene, sei stata bravissima.

    RispondiElimina
  2. Ben tornata, la blogsfera era più vuota senza le tue parole.
    Giallo è anche il colore dell'oro...

    RispondiElimina
  3. sono sempre belle le cose fatte a mano anche se pochi apprezzano tutto l'impegno che si nasconde dietro .

    RispondiElimina
  4. dove posso comprare il tuo telaio meraviglioso sei bravissima è un po che lo cerco grazie mille

    RispondiElimina
  5. Bentornata, carissima... Leggerti è un vero piacere, far scorrere le tue parole porta un brivido sottile, anche se non so cosa sia successo mi fa piacere sentirti più ricca di... emozioni? forza? pensieri? e ancora presente come non mai... A presto Lara

    RispondiElimina
  6. Finalmente......non è da te, questo lungo silenzio
    Bentornata con i tuoi scritti poesia

    RispondiElimina
  7. Bentornata anche da parte mia, adoro la tessitura!

    RispondiElimina