Ci sono voluti cinque mesi per mettere
al mondo questo post, tra bozze abortite e fotografie lasciate a
prender la polvere. Di cinque mesi ho avuto bisogno per capire che il
tempo mancante o la pigrizia sono state solo scuse accampate per
mettere in prigione le parole, per imbrigliare la voglia di mettere
parti di me in semi lanciati nel mondo.
Avrei voluto scrivere dell'arte della
tessitura, di cui la mia amica Cinciarella mi ha insegnato con
pazienza i rudimenti. Sentivo naturale il paragone con la vita, con
il suo andare e venire, i suoi colori, le sue cesure. Avrei voluto
parlare del Tessitore che intreccia i fili delle nostre anime e ne fa
tappeti di storie. Il Tessitore che "davanti
all'orditoio fa scorrere tra le mani il prezioso filo di secondi
intrecciati e con movimenti esperti crea incroci a forma di infinito.
Il bandolo che sguscia dalle sue dita alla fine della matassa viene
fermato con un nodo, colonna d'Ercole che protegge dal vuoto. Con
immensa cura ogni filo trova la sua collocazione sul telaio, con
tensione adeguata e lunghezza perfetta". Ho
iniziato a scrivere dei fili buoni e di quelli che si spezzano, della
forza dell'ordito e della variabilità della trama. Come Penelope
non ho mai portato a termine questo piccolo stralcio di vita. Perché?
Ora ho capito che per mesi ho avuto il
terrore di perdere le mie parole. Ho scritto per dovere, ho scritto
per me, ho scritto per svuotare invece che per riempire. Ho
accumulato mucchi di parole non scritte in un deposito sulla collina,
intoccabile e inarrivabile, perché più nessuno potesse scalfire il
mio tesoro, quello che le parole esprimono. Perché nessuno potesse
più tirare il bandolo e distruggere in un secondo il senso del
lavoro. Perché non ci fossero più frantendimenti a inquinare i miei
entusiasmi.
Poi ho ricevuto delle scuse, di cui non pensavo di avere bisogno. E ho capito che non è da me risparmiarmi,
che non posso chiudermi in cassaforte per paura che gli altri non
capiscano, che non posso stare senza entusiasmarmi di fronte alle
persone che in qualche modo rientrano tra i fili di colore
complementare al mio. Sono gialla, irrimediabilmente gialla. Il mio
filo stona, irrita, non sta bene con tutto. Posso esaltare i colori
che ho vicino, purchè non cerchino di spegnermi a forza. So stare
anche con il nero, qualche volta. E' il grigio che proprio non
sopporto: il grigio che non trova un sorriso e che si sente tanto
elegante.
Riparto da qui: dai tanti colori cui mi
sono sentita affine in questi giorni, dai fili di ordito che sono
solidi e brillanti, dalle prospettive di disegni futuri. Accetto il
fatto che ci sarà ancora chi non comprenderà il mio entusiasmo, chi
criticherà i miei disegni e chi non avrà la forza di accettare il
mio giallo. Qualcuno cercherà ancora di passarmi in lavatrice a 90 gradi, ma ormai ho capito che non stingo e non mi restringo.
Riparto da un tappeto colorato e dalle
persone speciali che hanno aspettato finora per vedere le loro foto nel
mio blog. Riparto da abbracci di anime piene e dalle tante trame vive e in
costruzione. Chi ha paura del giallo può sempre scappare in un altro
telaio e non per questo sarà meno importante per me!
Che racconto meraviglioso! Non c'è una sbavatura, una parola fuori posto, tutto scorre via veloce regalando piacere al lettore.
RispondiEliminaIl tuo primo tappeto ti è riuscito proprio bene, sei stata bravissima.
Ben tornata, la blogsfera era più vuota senza le tue parole.
RispondiEliminaGiallo è anche il colore dell'oro...
sono sempre belle le cose fatte a mano anche se pochi apprezzano tutto l'impegno che si nasconde dietro .
RispondiEliminaGrazie! Ben ritrovate!!!
RispondiEliminadove posso comprare il tuo telaio meraviglioso sei bravissima è un po che lo cerco grazie mille
RispondiEliminaBentornata, carissima... Leggerti è un vero piacere, far scorrere le tue parole porta un brivido sottile, anche se non so cosa sia successo mi fa piacere sentirti più ricca di... emozioni? forza? pensieri? e ancora presente come non mai... A presto Lara
RispondiEliminaFinalmente......non è da te, questo lungo silenzio
RispondiEliminaBentornata con i tuoi scritti poesia
Bentornata anche da parte mia, adoro la tessitura!
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