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domenica 26 giugno 2011

Guerra simulata...idiozia reale!

Questa mattina siamo partiti con dei nostri amici per una passeggiata a Sopramonte su un sentiero che attraversa delle fortificazioni della grande guerra (forte Camponzin) per una tranquilla passeggiata con i bambini in mezzo ai boschi. Appena imboccato il sentiero ci viene incontro un gruppo di militari in tenuta mimetica. Pensando che fosse in corso qualche esercitazione siamo rimasti un po' esitanti (anche perchè militari in tenuta da guerra con armi spiegate non sono proprio uno spettacolo che vogliamo offrire ai nostri figli) finche non si è avvicinato uno e ci ha detto: "Non preoccupatevi è in corso una partita di softair."  
?????
Ci guardiamo perplessi mentre lui cerca di convincere i bambini che è un gioco e che è tutto finto. "Se proseguite nella camminata parlate forte e non preoccupatevi se qualcuno vi spara. E' tutto finto e non fa male."
BRUTTO £$%&§&%$$£" !!! POSSIBILE CHE DOBBIAMO TOLLERARE CHE TU E UNA BANDA DI SQUILIBRATI POSSIATE SPARARE ADDOSSO AI NOSTRI FIGLI????
Ho fatto una ricerca su internet ora e ho scoperto che questo bel gioco si chiama guerra simulata  (beccatevi un video): praticamente una banda di esaltati coperti di armi con maschere e tenute mimetiche se ne va a piede libero nei NOSTRI boschi giocando a fare la guerra.
Sono semplicemente indignata.
Giocare alla guerra?

GIOCARE ALLA GUERRA? 

Possibile che non ci sia nessun rispetto per chi la guerra l'ha vissuta veramente e magari è pure morto in quegli stessi boschi?
Muoiono bambini nella guerra. 
Muoiono speranze nella guerra.
Muoiono uomini e donne disarmati, maciullati dalle bombe nella guerra.

E tu, essere amputato di cervello, mi dici "Abbiamo quasi finito. Io sono morto!"? I tuoi neuroni sono morti, non tu. Tu cammini con la tua mitraglietta in mezzo ai nostri boschi, mentre noi dobbiamo rovinare il silenzio che amiamo, per non farci sparare.

GIOCARE ALLA GUERRA?
Spendendo migliaia di euro in divise e armi mentre nelle vere guerre la gente muore di fame.
Violentando gli occhi dei nostri bambini cui abbiamo dovuto spiegare che è un gioco da grandi.

Non siamo scappati, non gli abbiamo lasciato il campo libero: abbiamo combattuto anche noi la nostra guerra e forse un po' l'abbiamo vinta, dato che qualcuno ha mostrato timidi segni di vergogna sotto i colpi delle nostre battute. Ci siamo visitati tutte le grotte e i camminamenti facendoli spostare, mentre loro smaniavano di ricominciare il loro gioco. Abbiamo attraversato la "terra di nessuno" raccattando i cadaveri della loro dignità. Abbiamo fatto un tranquillissimo pic nic in mezzo alle ronde, salutandoli amabilmente mentre passavano e cercando di resuscitare il "dead man walking".
Qui non c'è la guerra, per fortuna. 
Se vi piace tanto andate a cercarla dove purtroppo c'è...e forse quando (e se) tornerete a casa giocherete con i lego. Per costruire invece di distruggere.


2 commenti:

  1. Con me sfondi una porta aperta...ne avevo sentito parlare, pare che qualcuno pratichi questo "gioco" anche qui in qualche boschetto dalle nostre parti, invitando anche i ragazzini a "giocare", e anch'io sono rimasta indignata...
    Avete fatto bene, i boschi servono a ritemprarsi dalla via cittadina. Offrendo qualche panino al prosciutto magari potrebbe rinsavire...

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  2. D'accordo con te dalla prima all'ultima riga, una mia amica direbbe che bisognerebbe mandarli a tagliare una quadra, con un po' di sana fatica passano tutti i grilli nella testa.

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